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Knowledge management e p.a. conciliare l´inconciliabile?

By: MENEGUZZO, Marco.
Contributor(s): PIANA, Bice Della.
Material type: materialTypeLabelArticlePublisher: Milano : Maggioli Editore, Luglio-Ottobre 2002Azienda Pubblica: teoria e problemi di management 15, 4-5, p. 489-512Abstract: Questo articolo approfondisce le problematiche connesse allo sviluppo ed alla diffusione dei sistemi di knowledge management nella p.a. La necessità, e al tempo stesso, la difficoltà di tale utilizzo deriva dalla sempre maggiore capacità di produzione di informazioni da parte della p.a., cui si affianca una sua debolezza strutturale nel diffondere al proprio interno la conoscenza. Molto spesso le singole amministrazioni pubbliche non sono in grado di individuare i centri di generazione di conoscenza e di trasferire al loro interno metodologie e prassi in grado di rendere maggiormente efficienti tali processi. Risulta du que prioritario, per i diversi sistemi di pubblica amministrazione nazionale dei paesi avanzati, valorizzare la conoscenza accumulate, a livello di sistema e a livello di singola amministrazione, dalla p.a. e "curare l´amnesia istituzionale ed organizzativa" propria delle amministrazione publiche attraverso l´introduzione di logiche di knowledge management. Il risultatodi tali interventi sarebbe quello di attivare un processo di "sedimentazione sistemica delle conoscenze", in grado di transformale in patrimonio a disposizione del sistema complessivo della p.a., assicurando così la continuità dell´innovazione organizzativa ed aiutando i processi di cambiamento. Per comprendere come si possibile utilizzare e diffondere sistemi di KM nella p.a. è necessario individuare i meccanismi di produzione della conscenza, sia esplicita chi tacita. Questo processo si è reso necessario al fine di favorire la transizione dal knowledge management al knowledge system; ciò avviene individuando il modello teorico di riferimento, e calando quest´ultimo nelle specifiche realtà di destinazione, definendo così gli strumenti utili e appropriati alle diverse tipologie di organizzazioni (amministrazione centrale, regioni, enti locali, aziende sanitarie, scuole ed università). Nell´articolo viene poi condotta una analisi critica di alcune esperienze concrete - seppure ancora embrionali - di innovazione organizzativa nella p.a., basate sull´applicazione di logiche di knowledge management, facendo particolare riferimento alle regioni. Da tale analisi deriva che per poter diffondere e sviluppare l´utilizzo di sistemi di knowledge management nella p.a. serve una policy nazionale in grado di "guidare" tale utilizzo. Nella parte conclusiva dell´articolo vengono approfondite le politiche di sviluppo del know how, formulate dal Dipartamento della funzione pubblica e contenute nel Libro bianco per il cambiamento Cantieri - basate sulla creazione, organizzazione, progetazione delle condizioni di fruibilità, condivisione e valorizzazione del patrimonio di conoscenze e compenteze presente all´interno del sistema della pubblica amministrazione. In conclusionem, la risposta al quesito di come favorire lo sviluppo e la diffusione di sistemi di KM nella p.a sembra essere quella di "mettere in cantiere e rendere operative le policies nazionali, valorizzando le esperienze di innovazione e governando le sperimentazioni attraverso la comprensione delle molte p.a. presenti nel nostro paese
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Questo articolo approfondisce le problematiche connesse allo sviluppo ed alla diffusione dei sistemi di knowledge management nella p.a. La necessità, e al tempo stesso, la difficoltà di tale utilizzo deriva dalla sempre maggiore capacità di produzione di informazioni da parte della p.a., cui si affianca una sua debolezza strutturale nel diffondere al proprio interno la conoscenza. Molto spesso le singole amministrazioni pubbliche non sono in grado di individuare i centri di generazione di conoscenza e di trasferire al loro interno metodologie e prassi in grado di rendere maggiormente efficienti tali processi. Risulta du que prioritario, per i diversi sistemi di pubblica amministrazione nazionale dei paesi avanzati, valorizzare la conoscenza accumulate, a livello di sistema e a livello di singola amministrazione, dalla p.a. e "curare l´amnesia istituzionale ed organizzativa" propria delle amministrazione publiche attraverso l´introduzione di logiche di knowledge management. Il risultatodi tali interventi sarebbe quello di attivare un processo di "sedimentazione sistemica delle conoscenze", in grado di transformale in patrimonio a disposizione del sistema complessivo della p.a., assicurando così la continuità dell´innovazione organizzativa ed aiutando i processi di cambiamento. Per comprendere come si possibile utilizzare e diffondere sistemi di KM nella p.a. è necessario individuare i meccanismi di produzione della conscenza, sia esplicita chi tacita. Questo processo si è reso necessario al fine di favorire la transizione dal knowledge management al knowledge system; ciò avviene individuando il modello teorico di riferimento, e calando quest´ultimo nelle specifiche realtà di destinazione, definendo così gli strumenti utili e appropriati alle diverse tipologie di organizzazioni (amministrazione centrale, regioni, enti locali, aziende sanitarie, scuole ed università). Nell´articolo viene poi condotta una analisi critica di alcune esperienze concrete - seppure ancora embrionali - di innovazione organizzativa nella p.a., basate sull´applicazione di logiche di knowledge management, facendo particolare riferimento alle regioni. Da tale analisi deriva che per poter diffondere e sviluppare l´utilizzo di sistemi di knowledge management nella p.a. serve una policy nazionale in grado di "guidare" tale utilizzo. Nella parte conclusiva dell´articolo vengono approfondite le politiche di sviluppo del know how, formulate dal Dipartamento della funzione pubblica e contenute nel Libro bianco per il cambiamento Cantieri - basate sulla creazione, organizzazione, progetazione delle condizioni di fruibilità, condivisione e valorizzazione del patrimonio di conoscenze e compenteze presente all´interno del sistema della pubblica amministrazione. In conclusionem, la risposta al quesito di come favorire lo sviluppo e la diffusione di sistemi di KM nella p.a sembra essere quella di "mettere in cantiere e rendere operative le policies nazionali, valorizzando le esperienze di innovazione e governando le sperimentazioni attraverso la comprensione delle molte p.a. presenti nel nostro paese

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