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L'implementazione della contabilità economico-patrimoniale negli enti locali italiani : i risultati di un'indagine empirica

By: BUCCOLIERO, Luca.
Contributor(s): NARDI, Fabio De | NASI, Greta | Steccolini, Ileana.
Material type: materialTypeLabelArticlePublisher: Milano : Maggioli Editore, ott./dic. 2005Azienda Pubblica: teoria e problemi di management 18, 4, p. 591-614Abstract: Dopo un primo periodo di adozione entusiastica di logiche e strumenti ispirati alle tecniche manageriali e a principi di quasi-mercato, si sta ora assistendo ad un dibattiti, a livello nazionale ed internazionale, sull'efficacia e sugli effetti prodotti da tali processi di cambiamento. In Italia, l'ordinamento contabili degli enti locali è stato significativamente rinnovato dal d.lgs. 77 del 1995, che, fra l'altro, ha introdotto l'obbligo di redazione del conto economico e del conto del patrimonio. A 10 anni dalla riforma, tale previsione non sembra avere prodotto gli effetti sperati. L'articolo presenta i risultati di un'indagine condotta sugli enti locali con popolazione superiore a 40.000 abitanti al fine di accertare l'effettivo stato di implementazione della riforma del sistema contabile. La contabilità economico-patrimoniale non ha "attecchito" negli enti locali italiani. La contabilità finanziaria riveste tutt'oggi un ruolo predominante, mentre l'utilizzo della contabilità economica è ancora marginale e la contabilità analitica è prevalentemente a base finanziaria. Gli operatoti del settore non percepiscono l'utilità analitica è prevalentemente a base finanziaria. Gli operatori del settore non percepiscono l'utilità della contabilità economico-patrimoniale così come introdotta nell'attuale ordinamento e la coesistenza delle due basi contabili non è vista soluzione soddisfacente
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Dopo un primo periodo di adozione entusiastica di logiche e strumenti ispirati alle tecniche manageriali e a principi di quasi-mercato, si sta ora assistendo ad un dibattiti, a livello nazionale ed internazionale, sull'efficacia e sugli effetti prodotti da tali processi di cambiamento. In Italia, l'ordinamento contabili degli enti locali è stato significativamente rinnovato dal d.lgs. 77 del 1995, che, fra l'altro, ha introdotto l'obbligo di redazione del conto economico e del conto del patrimonio. A 10 anni dalla riforma, tale previsione non sembra avere prodotto gli effetti sperati. L'articolo presenta i risultati di un'indagine condotta sugli enti locali con popolazione superiore a 40.000 abitanti al fine di accertare l'effettivo stato di implementazione della riforma del sistema contabile. La contabilità economico-patrimoniale non ha "attecchito" negli enti locali italiani. La contabilità finanziaria riveste tutt'oggi un ruolo predominante, mentre l'utilizzo della contabilità economica è ancora marginale e la contabilità analitica è prevalentemente a base finanziaria. Gli operatoti del settore non percepiscono l'utilità analitica è prevalentemente a base finanziaria. Gli operatori del settore non percepiscono l'utilità della contabilità economico-patrimoniale così come introdotta nell'attuale ordinamento e la coesistenza delle due basi contabili non è vista soluzione soddisfacente

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